Le motivazioni della sentenza di appello nel caso Google-Vividown sono state depositate e il buon senso vendicato definitivamente. Un’ottima analisi è sviluppata su DirICTo.it:
http://www.diricto.it/google-vividown-il-caso-e-chiuso/
Vale la pena di sottolineare che il Tribunale, in merito alle violazioni presunte della disciplina del trattamento dei dati personali, ribadisce che il content provider non è qualificabile come titolare del trattamento, che invece è il soggetto che ha caricato il video. A questo spettava quindi acquisire il consenso al trattamento dagli interessati.